Libia, liberati con un blitz i due tecnici della Bonatti rapiti insieme a colleghi uccisi a Sabrata
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- Creato Sabato, 05 Marzo 2016 08:26
- Scritto da Michele Petrillo
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Sono le prime parole da uomini liberi di Gino Pollicardo e Stefano Calcagno,
"Stiamo bene ma psicologicamente devastati, vogliamo tornare a casa".

La notizia sulla liberazione di Pollicardo e Calcagno, diffusa dal quotidiano la Stampa, è stata confermata in tarda mattinata dalla Farnesina. I due, è stato spiegato, sono in buona salute e si trovano sotto tutela del Consiglio militare di Sabrata, città a ovest di Tripoli dove le milizie locali da giorni fronteggiano gruppi filo-Isis. A tranquillizzare i familiari ci pensano i due tecnici, in un video che li ritrae seduti uno accanto all'altro, visibilmente dimagriti: "Sono Gino Pollicardo e sono qui con il mio collega Filippo Calcagno. Siamo in un posto sicuro, in un posto di polizia qui in Libia. Stiamo bene e speriamo di tornare urgentemente in Italia perché abbiamo bisogno di ritrovare la nostra famiglia", spiegano. Su un biglietto, scrivono di stare "bene fisicamente ma psicologicamente devastati". E riescono a parlare al telefono con i propri cari. Fonti di intelligence hanno poi reso noto che presto saranno trasferiti in una 'zona sicura' e presi in consegna da agenti italiani che li riporteranno in patria.