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Via libera dell'Aula del Senato al disegno di legge sul bilancio degli enti locali con 184 sì, 45 no, 44 astenuti.
Il voto era un primo test sulla tenuta della maggioranza dopo le fibrillazioni in Ncd ed i dubbi sui verdiniani. Il risultato sorride al governo, appoggiato da 167 senatori ai quali si aggiungono 13 di Ala, tre di Tosi e Rossi di Liguria Civica.
Il provvedimento ora passa alla Camera.
La maggioranza che ha dato il via libera al Senato al disegno di legge di riforma del bilancio degli enti locali è quindi di 167 senatori: 112 Pd; 29 di Ap; 17 del gruppo Autonomie; 6 del Misto; 3 del gruppo Gal (che sinora hanno votato sempre con il governo). Nella votazione in Aula si sono poi aggiunti 13 verdiniani, le 3 tosiane e il senatore Maurizio Rossi di Liguria Civica. Tra i verdiniani in 5 non hanno votato: Francesco Amoruso (che risulta in missione), Giuseppe Compagnone, Riccardo Conti, Antonio Milo e Ciro Falanga. I tre senatori Gal che hanno votato sì sono invece Paolo Naccarato, Michelino Davico e la sottosegretario Angela D'Onghia. Dal gruppo Misto sono arrivati sei voti favorevoli, giunti (come del resto nelle precedenti votazioni) dai senatori Maurizio Romani, Manuela Repetti, Sandro Bondi, Alessandra Bencini, Benedetto Della Vedova, Francesco Molinari. Non ha invece partecipato al voto la senatrice Serenella Fuksia, altra componente del Misto che sinora aveva solitamente votato con la maggioranza. Maggioranza che oggi ha visto il gruppo Pd al gran completo e alla quale, oltre agli esponenti di Ala, oggi si aggiunge il sì delle tre senatrice tosiane: Bisinella, Bellot e Munerato.
Bersani dice il PD non vuole che Renzi vada via
"Una parte del Pd si sente estromesso dalla personalizzazione" di Renzi. "Ma il problema si può risolvere. Perchè nessuno di noi pensa che Renzi debba essere mandato a casa. Nessuno nel Pd vuole che lui se ne vada". Lo dice Pierluigi Bersani in una intervista a 'Die Zeit' in edicola domani nella quale aggiunge: "io non vedo il rischio che questo governo possa diventare instabile".
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