Premio letterario Internazionale “Città di Cattolica Pegasus Literary Awards”

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Creato Giovedì, 24 Maggio 2018 09:20

Scritto da Michele Petrillo

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Intervista a Roberto Sarra (di M.A.Sasso)

 

 

L’arte nel dizionario italiano è definita come

“qualsiasi forma di attività dell’uomo come riprova o esaltazione del suo talento inventivo e della sua capacità espressiva.” L’arte in Italia invece? Non c’è una persona sulla terra che non sappia quale patrimonio artistico e culturale immenso custodisca la nostra madre terra. Nell’antichità è sempre stata patria di grandi attori, artisti, scrittori… immense icone dell’arte che permangono nella memoria di tutti ancora oggi.

 

 

 

 

Tuttora la tradizione culturale ed artistica italiana è in forte crescita, e se così accade è anche grazie a manifestazioni come il “Pegasus Literary Awards”. Il premio più ambito d'Europa, definito dalla stampa come ‘l'Oscar della letteratura italiana’, tappa indispensabile nel curriculum di ogni autore. Anche quest’anno si è riproposto, nella sua decima edizione, con una kermesse di grande successo. Tra i vincitori, però, non troviamo solamente alti esponenti artistici, ma anche nuovi esordienti: giovani e gente comune, semplice ma talentuosa. Un segno tangibile dell’assoluta imparzialità di una giuria di professionisti affermati e competenti.

L’ideatore di questa manifestazione è Roberto Sarra: scrittore, poeta, critico letterario, direttore del Portale “Culturlandia”, Presidente dell’Associazione Pegasus Cattolica. Un uomo dai mille talenti, che ha dedicato anima e corpo all’arte, nelle sue mille sfaccettature.

Come si evince dal sito web del Premio internazionale, lo stesso è definito da Roberto Sarra come “una kermesse popolare che si occupa di rilanciare la cultura letteraria stimolando la creatività dei giovani e dei meno giovani, nonché di scoprire nuovi talenti, occupandosi nel contempo di celebrare coloro che negli anni si sono particolarmente distinti in campo culturale”.

Alla cerimonia di premiazione, che si è tenuta sabato 14 aprile presso il teatro della Regina di Cattolica, si è potuta respirare una forma diversa di spettacolo in cui musica, danza e letteratura fanno da cornice ad un momento celebrativo culturale molto importante. Oltre a giovani autori e a case editrici emergenti, hanno partecipato alla competizione i grandi marchi editoriali, tra i quali Mondadori, Bompiani, Piemme, Marsilio, Einaudi.

Chiediamo a Roberto Sarra, come nasce questo progetto?

“L’Idea nasce nel 2008. Mi domandavo perché i premi e le manifestazioni letterarie alle quali partecipavo fossero sempre così noiose, nonostante fossero culturalmente interessanti. Stare ore e ore a certe cerimonie, anche per un appassionato come me, a volte risultava davvero difficile. Mi chiedevo quale fosse il punto di vista dei giovani, e cosa si potesse fare per stuzzicare il loro appetito culturale.
Così nacque l’idea della Pegasus chiacchierando in riva al mare con il mio carissimo amico Daniele, ora vicepresidente. Doveva essere un’associazione culturale di grande spessore, ricca di contenuti ma fortemente innovativa. Una manifestazione in grado di attirare migliaia di autori, ma soprattutto una casa per gli autori emergenti, per tutti coloro che dovevano sacrificarsi per riuscire a realizzare i loro sogni con molte porte in faccia e delusioni. Fondata l’associazione avevamo il contenitore, ora bisognava riempirlo. Il primo step è stato quello di creare un Premio letterario in controtendenza con il resto del panorama italiano. Così è nato il Premio Città di Cattolica - Pegasus Literary Awards al quale Roberto Gervaso, qualche anno dopo, diede l’appellativo di Oscar della letteratura italiana. La prima edizione fu celebrata nel piccolo Teatro Snaporaz di Cattolica, il sindaco di allora ci concesse quello perché il teatro della Regina gli pareva troppo grande. Facemmo il pieno e il problema fu di avere oltre cento persone fuori dalla porta che non poterono entrare. Tra gli ospiti della prima edizione il mitico Sergio Zavoli.”

Chi sono, e chi erano nel momento in cui tutto ebbe inizio, le persone che portano avanti il progetto?

“Non c’erano sostenitori. Mi dicevano tutti che di associazioni ce ne erano a bizzeffe di premi letterari ancor di più, per cui tutto questo entusiasmo davvero non c’era. Quando dicevo che io volevo fare qualcosa di particolare, di grande, che potesse creare una inversione di rotta all’interno dei circuiti culturali l’incomprensione fu totale.

Tra i personaggi di spicco dell’associazione figurano: Daniela Quieti, donna di grande spessore conosciutissima a livello nazionale scrittrice e giornalista, Giusy Cafari Panico, direttore artistico del museo della poesia di Piacenza e Pamela Mauro, conduttrice televisiva. Le abbiamo conosciute tra la prima e la seconda edizione del Premio Città di Cattolica. Alle quali si sono poi aggiunti altri collaboratori, quali Dianora Tinti, Stefania Maestri, Maria Grazia Cucchi e Veronica Niccolai. Tutte donne e straordinariamente tutte fortissime.”

Chi è Roberto Sarra quando decide di investire le sue energie in un progetto così grande, in cui fortemente crede e che si rivela vincente?

“Forse un sognatore, uno che continuamente vuole mettersi alla prova e che ha sempre l’entusiamo di un bambino. Scrivevo da molti anni, avevo collaborato con diverse case editrici, mi occupavo di quarte di copertina, di recensioni, ecc. e avevo fatto il giurato in diversi premi letterari. Mi piaceva scrivere, ma amavo il teatro che avevo praticato da giovane, amavo la musica, e mi erano sempre piaciuti il musical e i grandi show che tanto imperversavano il sabato sera nei canali televisivi italiani soprattutto negli anni 80 e 90.”

Il team 'al timone' è forte e l'aria che si respira è aria di convivialità, di amicizia, di festa: qual è l'ingrediente segreto per questo cocktail vincente?

“Indubbiamente l’amicizia e il rispetto, un affetto ed una stima profondi. Abbiamo avuto la fortuna di non dover scendere a compromessi con nessuno, poiché avevamo fortunatamente fondi sufficienti per sostentarci. Nelle manifestazioni che organizziamo facciamo solo quello che ci piace, senza condizionamenti. Non abbiamo contributi né pubblici, né di sponsor privati. Questo ci rende davvero liberi. Negli anni si è formato un gruppo coeso di persone che si vogliono bene e dove soprattutto non ci sono prevaricazioni di sorta.”

Colpisce molto il modo in cui tutte le arti vengono coinvolte, utilizzate e celebrate, costituendo parte viva e concreta di tutto il progetto.

“Quello che volevamo creare era proprio questo: una sorta di contenitore multicolore che, attraverso l’uso delle arti varie, potesse regalare emozioni forti. Gli strumenti c’erano bisognava solo adoperarli nel modo giusto. Mi auguro di esserci riusciti. L’esperienza maturata in campo artistico negli anni precedenti ci è stata di sicuro di grande aiuto.”

Chi sono I concorrenti? Chi può partecipare?

“I nostri sono premi popolari aperti a tutti, dal ragazzino alla casalinga. Ma vi partecipano anche autori di grande spessore e ospiti di fama internazionale. È stato bello poter constatare che in questi anni la competizione si è svolta in maniera aperta e democratica, tant’è che alcuni emergenti sono riusciti a vincere dimostrando così l’assoluta imparzialità delle giurie, composte sempre da nomi importanti del giornalismo, della letteratura e della televisione.”

Qual è secondo te il punto di forza di tutto il progetto e quale, invece, quello oggetto di miglioramento?

“L’assoluto rispetto per gli autori che cerchiamo di coccolare in ogni modo per regalare loro giornate indimenticabili. Molte sono ancora a mio avviso le cose da migliorare, soprattutto la comunicazione mediatica, ma ci stiamo lavorando.”

In ultimo, quali sono i progetti dopo il Pegasus Literary Awards e i prossimi appuntamenti in calendario?

“Dopo il Pegasus Literary Awards sono nati Il Premio Internazionale Montefiore, Il Golden Selection nella Repubblica di San Marino e il World Literary Prize di Parigi. Quattro anni fa è nato anche il marchio editoriale Pegasus Edition con il quale pubblichiamo circa 60 titoli all’anno. Ma l’appuntamento più atteso dopo il Premio internazionale è Il Premio Milano International, nato lo scorso anno e che ha avuto come testimonial della prima edizione Mara Maionchi e Pierluigi Panza. Il Presidente di giuria è Aldo Dalla Vecchia, uno dei maggiori autori televisivi italiani. Il bando uscirà alla fine di maggio con scadenza il 10 settembre 2018. Incrociamo le dita.”

L’arte è passione, amore, libertà. Come si evince dalle parole di Roberto Sarra, tutti possono riuscirci. ‘Non abbiate timore di non essere all’altezza, non abbiate paura di sognare’: questo è l’ideale che spinge Sarra ed i suoi collaboratori nella loro impresa. La loro esperienza insegna che la passione, l’amore e la dedizione alla fine premiano sempre

Manuela Sasso