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ROMA - Sull'obbligo di reso del pane fresco rimasto invenduto, imposto dai principali operatori della Gdo (Coop Italia, Conad, Esselunga, Eurospin, Auchan e Carrefour) ai propri fornitori,
l'Antitrust ha concluso sei procedimenti accertando la natura illecita di talune condotte e comminando sanzioni per 680 mila euro. Così il presidente dell'Agcm, Roberto Rustichelli, nella sua prima relazione annuale, spiegando che l'obbligo di reso è quello che impone al panificatore "di ritirare a fine giornata l'intera quantità di prodotto rimasta invenduta sugli scaffali, restituendo all'acquirente il prezzo corrisposto per l'acquisto".
Esselunga farà ricorso contro la multa dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato " per una pretesa violazione delle relazioni commerciali nella filiera agroalimentare denunciata dall'associazione di panificatori Assipan". "Come avevamo avuto modo di sottolineare in occasione dell'apertura dell'istruttoria, nel settembre 2018, il pane da noi venduto è per il 95% sfornato direttamente nei panifici dei nostri negozi, cioè non è fornito da panificatori terzi" precisa il gruppo.
Mentre Coop "prende atto del provvedimento, riafferma la correttezza del proprio operato sul tema convinti di aver agito nell'interesse dei soci e dei consumatori mantenendo al tempo stesso un rapporto corretto con i fornitori". Coop in una nota fa sapere che valuterà nei prossimi giorni "le motivazioni della sentenza e decideremo come difendere le nostre buone ragioni non escludendo fin d'ora la possibilità di un ricorso".
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